Abruzzo, mobilità ferroviaria e turismo: intervista a Trenitalia | Abruzzo4foodies

Quando si affronta il tema dello sviluppo turistico di un territorio si tengono in considerazione quasi sempre solo gli attori preposti alla ricettività, all’organizzazione del prodotto o alla promozione dello stesso. Tutto assolutamente giustissimo e valido, tuttavia a mio avviso occorre anche una riflessione approfondita sulle strategie di mobilità che costituiscono l’ossatura indispensabile di qualsiasi destinazione turistica.

Il turista che visita l’Abruzzo è spesso indotto, per abitudine o per scarsa conoscenza del territorio, a scegliere l’auto per i suoi spostamenti, trascurando l’opportunità di raggiungere in treno la meta turistica programmata. E’ indubbio che l’auto consente un ampio margine di flessibilità rispetto al mezzo pubblico in relazione ad un’effettiva autonomia di movimento, tuttavia l’uso del treno sta diventando sempre più una valida alternativa di viaggio soprattutto quando si parla di turismo dolce: il treno presenta molti vantaggi sia in termini di comodità (evita problemi di parcheggio e di accesso alle ZTL, consente di spostarsi in maggiore sicurezza, arriva nel cuore delle città, etc) che di economicità, visti i costi dei pedaggi autostradali e di carburante.

E’ chiaro che, a prescindere dalle singole peculiarità delle varie modalità di trasporto, affinché il treno possa finalmente salire nell’ indice di gradimento delle scelte di viaggio leisure anche in Abruzzo, è necessaria una decisa inversione di tendenza nella pianificazione dei servizi che punti in direzione di una reale integrazione tra i vari vettori del trasporto pubblico, una più incisiva “cura del ferro” che preveda investimenti nelle infrastrutture, ma soprattutto una visione più illuminata del trasporto ferroviario attraverso sinergie con tutte le realtà del territorio.

Ho approfondito l’argomento con l’Ing. Marco Trotta, Direttore Regionale della sede abruzzese di Trenitalia, e il suo team – Dott. Dimitri Ruggeri (Responsabile Commerciale) e Dott. Roberto Corbo (Staff Commerciale Abruzzo) – cercando di capire come il primo fornitore regionale di mobilità ferroviaria sta lavorando alle strategie future, soprattutto in termini di sviluppo turistico. Il direttore in primis ci conferma che Trenitalia ha un ambizioso obiettivo locale: garantire al turista una valida e pienamente soddisfacente alternativa di viaggio ferroviario per visitare l’Abruzzo.

 

D1. Ing. Trotta com’è cambiata Trenitalia negli ultimi anni?

Negli ultimi anni Trenitalia ha focalizzato l’attenzione sul concetto di mobilità sostenibile, in linea chiaramente con i trend globali, cercando di allargare il proprio bacino di utenza non solo ai viaggiatori business ma anche a quelli puramente leisure. L’obiettivo che ci siamo prefissati nel lungo termine è quello di far (ri)scoprire la fruibilità del treno come mezzo alternativo a quello su gomma.

Frecciarossa 1000 (credits FS News)

D2. Ing. Trotta quali sono state le riflessioni alla base di questa scelta strategica? Qual’è la situazione attuale del territorio abruzzese?

Per Trenitalia la “cura del ferro” è la strada necessaria per una mobilità sempre più sostenibile. Dove si investe in tal senso, infatti, cresce la voglia di spostarsi in treno.

Il dato è confermato anche da Pendolaria, il recente rapporto di Legambiente sul trasporto dei pendolari italiani. La mobilità su ferro sposta ogni giorno 5,51 milioni di persone in Italia, nel solo 2017 il numero dei viaggiatori è aumentato con una crescita di 11 mila passeggeri al giorno (+0,4% rispetto al 2016). Nel dettaglio, sono 2,841 milioni i passeggeri che usufruiscono del servizio ferroviario regionale mentre sui collegamenti nazionali, viaggiano 40 mila persone sui treni Intercity e 170 mila sull’ Alta Velocità.

Tuttavia, nonostante i dati positivi, se si considera il trasporto su gomma nelle città metropolitane e il resto del trasporto locale, l’uso del treno resta ancora troppo minoritario: in Italia circolano infatti oltre 38 milioni di veicoli con un tasso medio di circa 62,8 vetture ogni 100 abitanti, dato che ha davvero pochi paragoni al mondo. Il vero problema del trasporto ferroviario nazionale è che, al di fuori delle direttrici principali dell’alta velocità, la situazione infrastrutturale ferroviaria in molte regioni richiede, come si diceva, un ripensamento globale degli investimenti nello sviluppo della rete e nell’ efficientamento dei servizi.

Il continuo successo del servizio di alta velocità dimostra che c’è voglia di treno in Italia: il numero di passeggeri che usa le frecce ogni giorno è passato da 10 milioni nel 2010 a oltre 24 milioni nel 2017, in Abruzzo circolano quotidianamente 163 treni ed il numero di passeggeri si attesta intorno ai 15 mila viaggiatori al giorno per un totale annuo di circa 5 milioni. A fronte di questi numeri, anche il giudizio espresso dalla clientela nelle periodiche indagini di customer satisfaction fa registrare un apprezzabile trend positivo sia nella regolarità e puntualità del servizio, sia nella percezione del viaggio nel suo complesso (comfort, pulizia, informazioni, sicurezza). L’elemento cruciale per una vera rivoluzione della mobilità – continua Trotta – sarà rendere il servizio ferroviario sempre più rispondente alle esigenze di spostamento alternativo delle persone. Questo sarà l’asset principale su cui concentrare gli sforzi e lavorare in modo deciso nei prossimi anni.

D3. Ing. Trotta analizziamo nel dettaglio il territorio abruzzese: fermo restando la necessità di migliorare il servizio per il trasporto pendolare, come si può ripensare la mobilità ferroviaria in ottica turistica?

Siamo partiti – spiega Trotta – da una vera e propria analisi dei dati a nostra disposizione e ricavabili dalla vasta utenza di viaggiatori giornalieri sulle linee abruzzesi. Successivamente ci siamo confrontati con gli attori della distribuzione del prodotto Trenitalia, ovvero le agenzie di viaggio e le TMC locali, per individuare altre tipologie di utenti e quindi trovare il punto di incontro tra domanda e offerta. Sicuramente sono emersi nuovi bisogni di viaggio che ci pongono davanti alla sfida di ideare prodotti innovativi sempre più in linea con le aspettative dei consumatori finali. La macchina si è messa in moto e noi siamo a dir poco entusiasti dei primi risultati ottenuti già in pochissimo tempo.

D4. Ing. Trotta come è cambiata in Abruzzo la discussione sulla mobilità ferroviaria, in particolare quella turistica?

La prima fase di discussione è stata ovviamente aperta col dipartimento regionale dei trasporti e finalizzata a ripensare le strategie future di investimento per il servizio. Allo stesso tempo, abbiamo chiesto un confronto anche con il dipartimento regionale del turismo con l’obiettivo di capire come la mobilità ferroviaria potesse diventare uno strumento di sviluppo di quelle aree che, a livello turistico, necessitano appunto di supporto. Abbiamo cercato di individuare sulle rotte commerciali già operative nuove opportunità di crescita turistica, sfruttando sia quelle destinazioni già conosciute ai più e lavorando parallelamente anche su altre tratte meno popolari.

In base all’ultimo rapporto Eurostat l’Italia si conferma tra i 5 paesi europei più visitati al mondo quindi secondo Trenitalia bisognerà costruire nuove strategie per il turismo del futuro che tengano conto anche delle esigenze di mobilità dolce e sostenibile, ormai un trend consolidato e inarrestabile persino nel nostro paese. In questo senso il treno può sicuramente offrire moltissime prospettive di sviluppo e la rotta è ormai nettamente tracciata.

Transiberiana d’Italia (credits Paesaggi d’Abruzzo)

D5. Come mai in Abruzzo ha avuto tanto successo il progetto della Transiberiana d’Italia? Le premesse non erano positive eppure l’iniziativa è stato accolta con grande favore di pubblico tanto che ogni corsa registra puntualmente il sold out.

(Risponde il Dott. Giuseppe Angelini – Responsabile Trenitalia Comunicazione Esterna e Media per Umbria, Marche, Abruzzo, Molise e Sardegna)

La Transiberiana d’Italia (ovvero il tracciato ferroviario Sulmona-Carpinone-Isernia) è stato un progetto visionario che ha dato ragione ai suoi ideatori nel lungo termine. E’ stata una sfida a ripensare il turismo in Abruzzo secondo logiche diverse, apparentemente impossibili da attuare, ma i cui risultati sono stati così travolgenti da superare ogni più rosea aspettativa. Questo progetto ha rivoluzionato la cultura locale, determinando un cambio di passo ormai compiuto e maturo.

Quello 2016-2017 è stato letteralmente un biennio d’oro per il turismo ferroviario italiano: oltre 130 mila turisti hanno scelto i treni d’epoca per provare l’esperienza di viaggio lenta, scoprire scorci suggestivi d’Italia e luoghi ricchi di storia e cultura. Una crescita del 45% rispetto al periodo precedente (2014-2015) che testimonia il successo della mobilità dolce e di progetti come la Transiberiana. L’incremento di domanda turistica, in questo comparto, è stato registrato anche grazie alla collaborazione con il MiBACT che, dal 3 dicembre 2015, è socio aderente della Fondazione FS Italiane. Il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo ha fornito consistenti contributi economici, mentre Fondazione FS Italiane ha stanziato 80 milioni di euro per il recupero e la valorizzazione di storiche infrastrutture di trasporto: linee ferroviarie, ex caselli e stazioni. Interventi fatti assieme a Rete Ferroviaria Italiana, come ad esempio il restauro del Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa, con un investimento di circa 20 milioni di euro, museo che nel 2017 ha registrato il record di presenze: oltre 110mila visitatori, +58% rispetto al 2016 e +647% rispetto al 2014. La risposta eccezionale di pubblico ha permesso di mettere in cantiere ulteriori nuovi progetti che saranno completati nel prossimo biennio.

Credits Fondazione FS Italiane

Per concludere l’argomento – continua Angelini – la Transiberiana ha avuto successo in Abruzzo perché ha prodotto un cambiamento culturale profondo nell’approccio al turismo: molti luoghi sono rinati a nuova vita, le istituzioni locali, pubbliche e private, sono tornate a parlarsi, a progettare e a collaborare, in un’ottica di reciproco beneficio. L’esposizione mediatica ha fatto tutto il resto, senza dubbio la Transiberiana d’Italia è oggi un brand consolidato ed un’esperienza di viaggio ufficialmente riconosciuta come una delle 10 linee ferroviarie più belle al mondo.

D6. Ing. Trotta quali altre iniziative e progetti sono stati messi in atto in Abruzzo per fare appeal sul viaggiatore regionale in chiave turistica?

A livello di offerta turistica regionale – spiega Trotta – i progetti sostenuti da Trenitalia sono diversi e tutti molto apprezzati dal pubblico:

Nel 2017 sono stati siglati accordi di co-marketing con alcuni importanti partner quali la Fondazione Tiboni per il Premio Flaiano, la Giostra Cavalleresca di Sulmonal’Indie Rocket Festival, l’Aqualand del Vasto e Majambiente.

Continuiamo a fare attività di scouting sul territorio alla ricerca di “prodotti locali” di assoluto appeal turistico, a tal proposito siamo felici di annunciare che il 2 aprile prenderà il via un’altra interessante collaborazione con la DMC Marsica che consentirà ai clienti regionali di Trenitalia di accedere, con tariffe scontate, ad un programma di escursioni guidate ai Cunicoli di Claudio

MUNDA: Museo Nazionale d’Abruzzo

 

Ultimo accordo di rilievo (febbraio 2018) è la collaborazione tra Trenitalia e l’associazione Borghi Più Belli d’Italia, che prevede la realizzazione di azioni di promozione turistica e iniziative di marketing territoriale congiunte destinate al grande pubblico del trasporto ferroviario, oltre che lo scambio di visibilità sui canali di comunicazione delle due realtà.

Le destinazioni dei Borghi più belli d’Italia saranno promosse sia sugli schermi delle self-service di Roma Termini che sul palinsesto video a bordo dei treni regionali: Trenitalia viene così designato Railway Official Carrier de I Borghi più belli d’Italia. Inoltre, a tutti gli abbonati regionali Trenitalia sarà riservato uno sconto sull’ acquisto della guida ufficiale de I Borghi più belli d’Italia, contenente tutte le informazioni necessarie per organizzare un viaggio in uno dei meravigliosi Borghi, corredata di bellissime immagini e consigli preziosi, acquistabile al prezzo di €9 anziché €12,90. In Abruzzo, il progetto pilota prevede il collegamento ferroviario per il borgo di Tagliacozzo.

Tagliacozzo (credits Terre Marsicane)

D7. Considerazioni finali: Ing. Trotta quali sono le prospettive future in Abruzzo?

Il turismo abruzzese avrà uno sviluppo futuro e fungerà da volano economico se tutti gli attori del territorio si impegneranno in uno sforzo comune in linea con le esigenze e le aspettative sempre più alte dei consumatori, in un’ottica di sostenibilità e responsabilità ambientale. Questa premessa è fondamentale per allinearci ai trend globali altrimenti sarà l’ennesimo treno perso (e non si tratta di un eufemismo). Occorre ripensare le abitudini e rimodulare le necessità di spostamento mediante un dialogo continuo con gli utenti, solo in questo modo si potrà offrire servizi di qualità e invogliare i viaggiatori a scegliere sempre più il treno, lasciando a casa l’automobile. Occorre pianificare un’offerta di mobilità integrata sul territorio affinché il viaggio diventi door-to-door e rappresenti un miglioramento tangibile della qualità di vita dei consumatori. Occorre rilanciare e potenziare le reti ferroviarie, rinnovare la capacità rotabile e ammodernare la flotta dei veicoli (in Abruzzo sarà completata a breve l’implementazione dei nuovi treni del tipo Jazz, Swing, Rock e Pop), fare azioni di marketing incisive e credibili, premiare i viaggiatori fedeli con sconti e benefit. Solo in questo modo si aumenterà la qualità percepita e la soddisfazione dei clienti finaliAncora più centrale sarà il focus sui canali di distribuzione, sia istituzionali (agenzie, tour operator, DMC e TMC) che online (siti, testate, magazine). La promozione dovrà essere a 360 gradi, trovare nuove forme di comunicazione e coinvolgimento a più livelli trasversali, soprattutto non si potrà prescindere dal dialogo continuo con le istituzioni regionali preposte alla gestione dei trasporti e del turismo. Obiettivi e sforzi comuni saranno la chiave di volta del futuro, anche in Abruzzo.

Allora è proprio il caso di dire: ad maiora!

 

NOTA: Il post non è sponsorizzato, tutte le opinioni sono personali. Si ringrazia sentitamente la Direzione Regionale Abruzzese di Trenitalia per la disponibilità all’intervista.

 

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