E’ la settimana di Pasqua, una festività molto sentita per noi italiani.
Da un mese siamo in lockdown, un termine sconosciuto fino a poco tempo fa: un periodo di limitazioni personali e collettive che sarà ricordato a lungo come sinonimo di perdita di quelle libertà che davamo per scontate.
La casa è diventato il metro quadro in cui avviene la nostra vita: ognuno deve ricavare il proprio spazio vitale per studiare, lavorare, cucinare o rilassarsi, cercando di non soccombere all’ansia per quello che verrà.
Ciascuno sta fronteggiando la situazione come meglio può o sa: facendo sport o formazione, studiando una lingua o riordinando cassetti. Molti, come me, si stanno dedicando alla cucina sperimentando piatti insoliti o riscoprendo vecchie ricette di famiglia.
A casa mia la Pasqua, come ogni festività, è l’occasione per preparare i piatti tipici della tradizione, quelli che quando ci pensi senti già il profumo degli ingredienti o il rumore delle mani che impastano per ore. Le feste hanno quella strana frenesia che si concentra tutta nel cuore pulsante della casa: la cucina.
In questi giorni ho deciso di preparare i fiadoni abruzzesi, una specie di ravioli a base di formaggio e uova dal sapore delicato e leggermente sapido. La foto la trovate nel mio post su Instagram, moltissimi di voi mi hanno chiesto la ricetta che condivido molto volentieri.
FIADONI ABRUZZESI
Ingredienti:
- 2 uova intere
- 600 gr di farina tipo 0
- 1 bicchiere di vino bianco secco (circa 100-150 ml)
- 1 bicchiere di olio EVO (circa 100 ml)
- sale q.b.
Per il ripieno:
- 500 formaggio grattugiato (metà di mucca o pecora, metà Parmigiano)
- 6 uova intere
Procedimento:
La prima cosa da fare è preparare il ripieno mescolando delicatamente con una forchetta il formaggio e le uova intere. Il composto deve risultare piuttosto morbido, se i formaggi sono poco sapidi è possibile aggiungere un pizzico di sale secondo gradimento.
Nel frattempo, su una spianatoia (in alternativa si può lavorare sul piano di lavoro della cucina) disporre a fontana la farina precedentemente setacciata ed aggiungere le uova intere al centro. Sbattere le uova delicatamente con la forchetta e aggiungere gradualmente il vino e l’olio, continuando ad impastare. Quando i liquidi saranno ben amalgamati iniziare ad incorporare la farina, a questo punto è possibile lavorare l’impasto con le mani fino a che non sarà omogeneo e compatto.
A questo punto, con l’impasto prepareremo le sfoglie che andranno a formare i fiadoni. E’ possibile lavorare col matterello se si ha dimestichezza con questo attrezzo altrimenti è utile avere una macchina per la preparazione della pasta fresca, strumento sicuramente più comodo. Se usate la macchina, l’impasto va tagliato in parti più piccole e passato alla sfogliatrice fino alla misura 5 che da lo spessore giusto ai fiadoni. Una volta pronta, stendere la sfoglia e cominciare a fare dei mucchietti di ripieno precedentemente preparato lasciando la giusta distanza. Chiudere la sfoglia avendo cura di far uscire l’aria e sigillando bene i bordi (ci si può aiutare con una forchetta. Con un tagliapasta tagliare il raviolo e disporre su una teglia dove avremo steso della carta da forno.
Una volta preparati tutti i fiadoni, fare un taglio sulla pasta con delle forbici: questo servirà a far “respirare” e cuocere il ripieno. Spennellare con tuorlo d’uovo e infornare a 180 gradi in forno statico per circa 20 minuti, se usate la cottura ventilata la temperatura dovrà essere a 170 gradi. I fiadoni dovranno essere dorati e la pasta friabile.
“Lo sai perché mi piace cucinare?”
“No, perché?”
“Perché dopo una giornata in cui niente è sicuro, e quando dico niente voglio dire n-i-e-n-t-e, una torna a casa e sa con certezza che aggiungendo al cioccolato rossi d’uovo, zucchero e latte l’impasto si addensa: è un tale conforto!”
(Giulia Child)
Con l’augurio di una Pasqua serena, nonostante tutto.

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